Il flauto traverso, che si suona tramite un'apertura posizionata lateralmente (detta "bocca"), deriva il suo nome dal fatto che esso va suonato in posizione trasversale e che il suo corpo va posizionato alla destra del flautista.
Il flauto dispone di chiavi ossia di leve che permettono una chiusura e apertura dei fori migliore rispetto a quanto avverrebbe con il solo uso dei polpastrelli specie quando i fori sono lontani dalla portata delle dita. Il flautista, dunque, soffia nel foro dell'imboccatura e aziona le chiavi in grado di chiudere o aprire i fori posti nello strumento musicale.
In passato il flauto traverso era in legno poi fu adoperata una lega in metallica di zinco, nichel e rame; ad oggi questo strumento, per il quale si utilizza generalmente il metallo, è composto da un corpo centrale, da una testata e da un piede o trombino, pezzi che sono montati tra loro da innesti a baionetta.

La testata è la parte sulla quale il flautista soffia per produrre suoni, il corpo del flauto contiene le chiavi e le aperture ed è la parte più lunga dello strumento. Nel montarlo, questo pezzo unisce la sua parte superiore alla testata e la sua parte inferiore al trombino. Quest'ultimo è la parte finale del flauto traverso.
Per la purezza del suo timbro e per la versatilità espressiva nei vari registri il flauto traverso ha acquisito ampia fortuna a partire dal diciottesimo secolo, acquistando punti anche sul flauto diritto o dolce.